FINISSAGE MOSTRA DI PITTURA "SEGNO-COLORE.DIALOGO TRA ORIENTE ED OCCIDENTE"

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Dal 31/08/2019 al 02/09/2019

Domani, domenica 1 settembre alle ore 19.30 presso la Pinacoteca "S. Cavallo"

Si chiude domani, domenica 1 settembre alle ore 19.30 presso la Pinacoteca "S. Cavallo", la mostra di pittura "Segno-Colore. Dialogo tra oriente ed occidente" che ha visto protagonisti gli artisti Toyoji Masujima, Kazuko Kamiyama e Vincenzo Vacca.

Un importante capitolo di gemellaggio con il Sol Levante per una manifestazione promozionale del territorio a vocazione artistica come quello di San Michele Salentino.

Una collettiva, fortemente, voluta e sostenuta dall’Amministrazione Comunale, Assessorato alla Cultura.

In occasione della conclusione della collettiva si terrà l'incontro "L'Arte e l'importanza della Relazione. San Michele Salentino paese del silenzio e dell'accoglienza. Luogo di incontro e dialogo tra Oriente ed Occidente".

Saranno presenti ed interverranno i rappresentanti delle istituzioni, artisti ed operatori del settore.

Un invito a tutti per un contributo alla conversazione, partendo dalla propria esperienza del fare creativo. 

GUARDA IL VIDEO DELLA MOSTRA

Vincenzo Vacca, infatti, già Sindaco della Città, vive di Arte e di pittura fin da ragazzo. Dopo la Maturità d’arte applicata presso l’Istituto Statale D’Arte di Grottaglie, si è laureato in Architettura presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, diventando, poi, docente di Arte e Immagine presso la Scuola Statale Pubblica. La sua pittura è essenziale. Una pittura che attraversa la sua vita: dipinge da sempre. La sua coscienza dialogica lo porta a non costruire gerarchie fra gli elementi del Creato, demolisce la prospettiva, demolisce le gerarchie, tutto è vicino tutto è lontano, tutto dipende e tutto condiziona. Non fuori ma dentro il campo. La Natura, i suoi elementi, sono vissuti empaticamente nella loro condizione materiale e trascendentale.

L’artista giapponese Toyoji Masujima vive in un piccolo trullo in Valle d’Itria. Qui dipinge con passione, monotematica, frammentati scorci di muri, cupole, aperture, racconti sintetici di una realtà carica di storia, guardata con occhio emozionato. Gli elementi naturali sono riassunti in un groviglio, una foresta di segni, una colata di colori, stratificazioni e velature e campiture regolari. Il tutto viene ricomposto in un perfetto equilibrio formale e cromatico. La composizione è immersa in un silenzio musicale che lega elementi naturali, alberi e rocce, ed architettonici, trulli, case e altri volumi, avvolti da una luce morbida che smaterializza la durezza della pietra e della materia mediante l’uso di tutta la gamma cromatica. Ogni lavoro prima di essere terminato e firmato viene “toccato” e ripreso giornalmente anche per diversi anni.

Kazuko Kamiyama, infine, ha cominciato a dipingere quando aveva otto anni. Il suo percorso inizia con lo Shodo che la porta, nel 1984 a diventare maestra. Shodo significa scrittura a pennello con l’inchiostro di china di una lettera e di una serie di parole. Dal 2003 ha cominciato ad esporre le sue opere, ottenendo un premio speciale alla mostra di Tokio. Nel 2013 una sua opera è stata scelta alla mostra della regione di Kanagawa. Nel 2014 ha esposto una mostra personale alla Gallery 701, nella regione di Shizuoka. Le sue opere sembrano degli haiku, la più antica forma di poesia giapponese. E come negli haiku, la suggestione è racchiusa in brevissimi versi, così nel tratto dell’artista sembra custodirsi l’incanto di una emozione, l’immagine di un istante perfetto.

Gallery

OPERA KAZUKO KAMIYAMA
OPERA TOYOJI MASUJIMA
OPERA VINCENZO VACCA