PROBLEMA RIFIUTI - COMUNICATO URGENTE

05/06/2019

La problematica della raccolta differenziata riguarda tutti i Comuni della Provincia di Brindisi costretti a fare i conti con l'apertura di soli 3 impianti di compostaggio ( su 5) a servizio di tutta la Regione. Impianti che non riescono a far fronte all'emergenza data la poca capienza. L'Ager, l'agenzia regionale preposta alla questione rifiuti, è intenta a ricercare soluzioni tampone contattando impianti di compostaggio fuori regione con aggravio di costi per i Comuni che non hanno colpa.

Con l’arrivo dell’estate si acuiscono le problematiche relative al ciclo dei rifiuti. Sono ormai a tutti note le criticità del sistema impiantistico pugliese, e non solo, che dovrebbe assicurare il corretto trattamento e riutilizzo o smaltimento dei rifiuti prodotti dalle nostre comunità.
In alcuni casi l’impossibilità di conferire quanto si raccoglie per le strade dei nostri comuni, mette in seria difficoltà tutto il sistema da cui dipende l’igiene ed il decoro dei luoghi della nostra quotidianità.
E’ di questi giorni la difficoltà di trovare un impianto di destinazione per la frazione umida per tutti i comuni pugliesi e della provincia di Brindisi in particolare. La cronica carenza di impianti diventa crisi conclamata nel momento in cui uno o più impianti chiudono per manutenzione. La frenetica opera dell’AGER – ente regionale pugliese che si occupa da qualche anno, in esclusiva, del flusso di tutti i rifiuti raccolti nei comuni pugliesi – non ha potuto che rivolgersi fuori regione, in particolare nel Veneto, per trovare un impianto disposto a ricevere la nostra frazione umida.
Pertanto alle irregolarità nelle raccolte già riscontrate nel mese scorso, dovute alle lunghe file di attesa agli ingressi degli impianti pugliesi, probabilmente si aggiungerà qualche altro disagio nella fase di avvio della nuova organizzazione dei flussi, che dovrebbe interessare l’intera stagione estiva.
Il risvolto della medaglia, non meno dolente per noi cittadini, sarà il lievitare dei costi dovuto ai trasporti a lunga distanza, che comunque devono essere per legge coperti dalla tristemente famosa TARI.
Il problema, non solo pugliese, viene da lontano. A cominciare dalla chiusura dell’impianto pubblico di compostaggio di Brindisi, passando per i numerosi veti incrociati che hanno sempre prevalso sulle iniziative, pubbliche o private (cinque negli ultimi dieci anni solo nel nostro ARO), tendenti alla realizzazione degli impianti necessari alla chiusura del ciclo della frazione umida.
Trasformare la criticità in opportunità è la difficile sfida che attende tutti, perché a far finta che il problema non esiste, prima o poi ci arriva il conto salato – non solo economico - da pagare.

 

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